A noi la mimosa non ci basta! L’8 marzo non può essere solo un giorno di festa o un rito: solo un giorno all’anno per ricordarsi delle donne a noi non va bene.
Ogni giorno noi lottiamo assieme a: Precarie con lavori a intermittenza, Mamme costrette a firmare licenziamenti in bianco, Lesbiche discriminate o costrette all’invisibilità assieme a Gay, Bisessuali, Trans, Queer e Intersessuali, Immigrate che si battono per il permesso di soggiorno, Studentesse che lottano per avere un futuro, Sex workers che vengono maltrattate, violentate, discriminate o moralmente denigrate.
In questo otto marzo vogliamo ribadire che la lotta per l’autodeterminazione non può avvenire solo un giorno all’anno, ma deve essere un processo continuo, costante e sempre visibile! Siamo vicine al movimento delle donne NO TAV in Val di Susa che lottano con i loro corpi in difesa del nostro territorio, siamo vicine alle donne che si battono per l’autodeterminazione dei propri corpi in Piemonte, Lombardia e Lazio, dove la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza è sotto attacco, minacciata dai Movimenti per la Vita nei consultori; siamo con le donne dell’OMSA e della Tacconi sud contro i licenziamenti, le delocalizzazioni e i tagli al welfare che danneggiano soprattutto le donne, che sono le prime a essere costrette a ritornare a casa e soprattutto siamo contro i femminicidi che i media riportano come raptus di follia o d’amore, e invece non sono altro che gesti di violenza machista e patriarcale sulla donna.
Per questo giovedì 8 marzo faremo delle incursioni cittadine per ribadire ancora una volta che:
LOTTO MARZO, LOTTO SEMPRE!
#lottomarzolottosempre