Presentato il rapporto a Montecitorio: 500 mila stupri compiuti o tentati e 900 mila ricatti sul lavoro.
MILANO – Dieci milioni di donne, fra i 14 e 59 anni, molestate sessualmente, 500 mila stupri compiuti o tentati e 900 mila ricatti sul luogo di lavoro. È spaventoso il rapporto illustrato a Montecitorio dalla direttrice generale dell'Istat, Linda Laura Sabbadini, alla Giornata parlamentare contro la violenza alle donne organizzata in vista della Giornata europea che ricorre il 25 novembre. «La crescita delle denunce non è necessariamente indice di crescita di violenza – ha sottolineato Sabbadini -. Le denunce possono aumentare perché le donne scelgono di denunciare di più rispetto al passato».
DATI E SOMMERSO – Ma, a suo avviso, non è ancora possibile fare una stima del sommerso. Un terzo delle donne non parla con nessuno dell'accaduto. A breve, l'Istat fornirà nuovi dati ma l'ultima rilevazione (del 2002) parla di oltre 3 milioni e mezzo di donne che hanno subito molestie fisiche, 4 milioni che denunciano atti di esibizionismo e altrettanti pedinamenti, quasi 4,5 milioni le telefonate oscene, 4,6 milioni le molestie verbali. Le molestie sessuali avvengono solitamente ad opera di estranei (58,2%), per la strada (19%), sui mezzi di trasporto pubblici (31,6%), sul posto di lavoro (12,1%), in pub o in discoteca (10,5%). Gli stupri e i tentati stupri sono commessi da estranei in assoluta minoranza (3,5%), più frequentemente da amici (23,8%), conoscenti (12,3%), fidanzati o ex fidanzati (17,4%), mariti o ex mariti (20,2%). Solo il 21% delle violenze sessuali avviene per strada e il 14% in auto; per il resto, a casa propria o di amici e parenti.
RICATTI SUL LAVORO – I 900 mila ricatti sessuali sul lavoro avvengono al momento dell'assunzione o per la carriera e si verificano – ha precisato Sabbadini – nei momenti in cui le donne si trovano più in difficoltà. Subiscono più ricatti le donne disoccupate, le lavoratrici indipendenti, le impiegate. Tuttavia, unica nota positiva, dal 1997 al 2002 le molestie fisiche sessuali e i tentati stupri sono diminuiti. Probabilmente, valuta l'Istat, per effetto dell'azione dei centri antiviolenza, per le novità legislative, per l'approccio al fenomeno da parte delle donne. La cerimonia a Montecitorio – dove è stato ricordato che le violenze è la causa di morte più frequente in Italia, in Europa e nel mondo per le donne fra i 15 e 44 anni – è stata organizzata dal Comitato per le pari opportunità della Camera, presente il presidente Fausto Bertinotti.
CONIUGE VIOLENTO – Fra le partecipanti, Maria Grazia Giammarinaro, esperta della Commissione europea sui temi della tratta, che ha sottolineato come l'attuazione della legge sull'allontanamento del coniuge violento «non è adeguatamente monitorata. È essenziale – ha osservato – che nella Finanziaria sia approvato il fondo%
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ne rimangono 20 mln che sono carnefici ordunque
basterà solo un giorno per ricordare tutte le donne che subiscono violenza?