Diciamocelo: è frustrante, nel 2012, continuare a dire che le strutture pubbliche devono essere laiche e che noi donne non abbiamo bisogno di moralisti/e che ci dicano cosa è meglio per la nostra vita. Ci sarebbe altro di cui occuparsi. Un welfare che non c’è, la precarietà nel lavoro, stereotipi che ancora ci ingabbiano… ma anche idee nuove, fresche, proposte concrete per una società più giusta e più bella.
E invece siamo qui a gridare, ancora una volta, “fuori i preti dalle nostre mutande!”: sentite anche voi la stanchezza, la gola secca a forza di ripetere queste cose?
E va beh, cossa ti vol far? Vale sempre la prima regola che ho imparato dal femminismo: mantenere i piedi ben saldi a terra, non foss’altro che per pestarli a quelli che se lo meritano, e lasciare che la mente voli alto, che le idee e i desideri respirino aria buona.
E allora buona lotta a tutte a tutti, ci si vede lassù, ad altissima quota!